L'inverno di Ramona Adler è un romanzo d’amore atipico, che si allontana cioè dalle specifiche del genere, trasportando il lettore in una dimensione in cui a governare le azioni sono la magia, l’esoterismo e il sogno. La passione dell’inquieta direttrice di una casa editrice napoletana (Ramona Adler) per un uomo, che nei sogni diventa un orribile capro, prende le mosse da molto lontano, quando entrambi erano spiriti di luce destinati a risvegliare l’umanità dall’ignoranza spirituale e dal sonno della coscienza. Entrambi, però, scelsero le vie dell’amore terreno, rinunciando alla loro missione. Lungo decine di vite si sono amati, dimenticandolo. A causa di un attentato (che comunque questo primo volume non svela) Ramona perde la memoria, ma una sera per caso incontra di nuovo l’uomo del suo destino. Da quel momento non vivrà che nel bisogno di ritrovarlo.

"Ramona rimase a terra a fissare la volta celeste, mentre l’azzurro lasciava lentamente il posto ad ombre che addoloravano la notte. E schiere di angeli s’affacciarono sul suo corpo pronto a spirare. Poi, come già accaduto, la realtà deformò le proprie sembianze. La danza di Shiva rallentò il moto degli astri e li obbligò a una curvatura diversa. Quanto accaduto nell’ultima ora venne ricalcolato, e gli eventi si riavvolsero..."

Secondo volume della quadrilogia dedicata agli spiriti di luce tornati tra gli uomini per destarli dal torpore della nescienza cosmica. Una storia d'amore, il mistero di un libro che viene da lontano e la corsa per ritrovare le sue pagine perdute, tra sogno, magia e una dimensione in bilico tra presente, passato e futuro.